In questo articolo scopriamo quali sono i sintomi e quale la possibile riabilitazione della dorsalgia. Il dolore alla schiena, chiamato anche dorsalgia, può essere davvero molto invalidante, ed è per questo che sempre più persone si rivolgono al proprio medico non solo allo scopo di conoscere le cause del dolore alla schiena, ma anche per poter ottenere una terapia.

Le cause della dorsalgia

La dorsalgia può avere cause diverse, e sarà costituita da un dolore che interesserà soprattutto il tratto dorsale della colonna vertebrale.

Questo tratto è quello che si trova subito al di sotto rispetto al tratto cervicale e al di sopra rispetto a quello lombare. Il dolore, quindi, si collocherà nella parte superiore e centrale della schiena e potrà essere più o meno acuto e invalidante.

Le cause più frequenti del dolore a livello della schiena sono costituite dall’ipercifosi, quindi da un aumento della curva fisiologica superiore della colonna vertebrale, e anche dal così detto crollo vertebrale determinato dall’osteoporosi.

Nel primo caso, il paziente avrà un aumento della curva cifotica toracica, che provocherà uno squilibrio a livello delle forze di carico della colonna vertebrale, e, ovviamente, soprattutto con riferimento alle vertebre dorsali. Queste tenderanno a consumarsi a livello anteriore  e a cuneizzarsi.

Nel secondo caso, l’osteoporosi determina lo schiacciamento delle vertebre, e provoca la classica posizione “curvata in avanti” di molti anziani.

In molti casi, la combinazione di aumento della curva e dell’osteoporosi può essere la causa della frattura delle vertebre, anche nell’esecuzione di gesti quotidiani e banali.

Nei pazienti più giovani, la dorsalgia può essere determinata soprattutto dall’assunzione di posizioni scorrette che vanno a mettere in tensione la muscolatura dorsale.

In tutti i casi per poter comprendere quali siano le reali cause del dolore dorsale saranno necessarie delle indagini strumentali, che andranno dalla classica radiografia fino alla risonanza magnetica del rachide dorsale. Nel caso in cui si sospettino fratture o discopatie si potrà anche eseguire una TAC.

La riabilitazione per la dorsalgia

La dorsalgia si può presentare con sintomi differenti, dal dolore persistente a quello che si presenti solo a seguito dell’esecuzione di alcuni movimenti. In generale, però, la persona avrà una contrattura muscolare, soprattutto a livello dei paravertebrali dorsali.

Per questo è possibile intervenire con la riabilitazione che sarà in grado di migliorare notevolmente la situazione. L’obiettivo della riabilitazione, infatti, sarà quello della riduzione del dolore e della contrattura muscolare.

Per raggiungere questo obiettivo si potranno usare tecniche diverse, a partire dalle terapie fisiche. Queste comprenderanno l’utilizzo di Tens, di laser ma anche degli ultrasuoni e dell’alternanza tra impacchi caldi e freddi.

Il fisioterapista, inoltre, potrà eseguire la massoterapia decontratturante, che andrà ad agire non solo sui paravertebrali dorsali e lombari, ma anche sui muscoli romboidei e sui trapezi.

Per ottenere degli ottimi risultati sarà necessario abbinare, nella riabilitazione, alle terapie fisiche e manuali anche l’esercizio che comprenderà l’allungamento dei muscoli contratti e la loro “rieducazione”.

Successivamente alla scomparsa del dolore, la rieducazione si concentrerà sull’attività aerobica e sul recupero muscolare degli stabilizzatori dell’addome, oltre ai muscoli della spalla de del dorso. L’obiettivo, infatti, sarà quello di accorciare la parte anteriore e di allungare quella posteriore.

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