La cervicale
Chi nell’arco della propria vita non ha mai avuto una tensione o un dolore al collo? Potremmo dire quasi nessuno. Viene chiamata comunemente cervicale o cervicalgia e si tratta di un dolore a tutto il collo o solamente ad una parte (torcicollo). Nei casi più gravi duole la base del cranio fino anche a provocare emicrania e vertigini. Questi dolori sono provocati da una sbagliata postura tenuta durante la nostra vita quotidiana, infatti i soggetti che ne soffrono di più sono gli impiegati o chi sta seduto molte ore davanti al computer, il più delle volte perché non si hanno ausili corretti come la sedia ergonomica o il monitor dello schermo regolato in base alla propria altezza, ma ad oggi un grande nemico della cervicale è anche lo smartphone, che ci costringe a stare gran parte del tempo con la testa inclinata in avanti. Oltre a questi problemi meccanici dobbiamo anche aggiungere un problema comportamentale, molti di noi per quieto vivere reprimono tutte quelle emozioni negative (tristezza, rabbia, debolezza, delusione…) che si accumulano durante la giornata, purtroppo nel fare questo spesso “chiudiamo le spalle”, cioè queste vengono portate in avanti e in alto andando così a contrarre quei muscoli che le governano e che sono strettamente collegati al collo. Vediamolo più in dettaglio:
Colonna cervicale
Questo tratto di colonna vertebrale, composto da sette vertebre convenzionalmente chiamate e numerate da C1 a C7, è la più mobile in assoluto, infatti permette movimenti di flesso-estensione, di inclinazione e di rotazione. (Fig. tratta da “Fisiologia Articolare I. A. Kapandji)
Tutti questi movimenti possono essere svolti grazie al collegamento delle vertebre a muscoli specifici, tra i più importanti indichiamo il trapezio, lo sternocleidooccipitomastoideo (SCOM) e l’elevatore della scapola che sono quelli che coinvolgono i movimenti di collo e spalle, ma ne utilizziamo molti altri. In particolare per mantenere la postura “a spalle chiuse” utilizziamo il pettorale, il trapezio e lo SCOM, che sollecitati tutto il giorno arrivano a generare dolorose contratture che nel movimento ci impediscono la normale escursione articolare, mentre al tatto risultano duri e dolenti.
Terapie utilizzate
Per risolvere il problema della “cervicale” ad oggi le terapie sono le più svariate, dal massaggio al pompage, dalla “Tecar terapia” passando dalla “TENS” per arrivare alla “Laser terapia, con questo articolo vi introdurrò una tecnica non molto utilizzata ma non per questo poco efficace: l’Idrokinesiterapia.
Il Massaggio cervicale nell’Idrokinesiterapia
Oggi si sente parlare sempre di più dell’idrokinesiterapia legata alla riabilitazione post-intervento ad esempio di protesi d’anca o di ginocchio, tuttavia questa terapia può essere utilizzata per tante altre problematiche, una di queste è proprio la cervicale. L’acqua calda (32°-34°), oltre a creare una pompa a livello venoso migliorando così la circolazione, induce anche un rilassamento neuro-muscolare.
Posizionando il paziente in galleggiamento orizzontale attraverso l’utilizzo di tubi di spugna (tondoludo) lo si pone come se fosse sdraiato a letto ottenendo in questo modo uno scarico completo di tutte le articolazioni che possono così muoversi in piena libertà. Il terapista avvolge il cranio del paziente con le mani e lo sorregge trasmettendo sicurezza e tranquillità nei movimenti. In questa posizione si possono eseguire gran parte delle manovre che si compiono durante un massaggio sul lettino: rotazioni, trazioni, pompage ecc. in maniera molto più libera e soprattutto molto più ampia in quanto una semplice inclinazione del collo in acqua si trasforma in un’inclinazione di tutto il corpo grazie alla mancanza di resistenza e a un maggior rilassamento. Allo stesso modo si possono compiere delle rotazioni ed anche in questo caso oltre a coinvolgere il collo si induce una rotazione di tutto il corpo, lo stesso vale per le trazioni. Oltre a tutti questi movimenti si possono anche fare massaggi ed applicare la digitopressione sui principali “trigger point” (punti del muscolo in continua contrazione patologica) della zona cervicale.
Benefici
I benefici di questo tipo di massaggio comprendono:
- un rilassamento globale indotto dall’acqua calda e dalle manovre lente ma decise del terapista;
- una miglior mobilità del collo grazie a manovre più ampie ma controllate;
- uno scarico della colonna vertebrale provocato dalla posizione e dalle manovre di trazione e rotazione eseguite;
Controindicazioni
Questa tecnica come tante altre ha delle controindicazioni che sono:
- Presenza di ernie a livello cervicale;
- Otiti (le orecchie vengono immerse nell’acqua e quindi chi ha sofferto di otiti potrebbe avere fastidio);
- Paura dell’acqua (la posizione di galleggiamento può dar fastidio a chi non ha un buon rapporto con l’acqua provocando un irrigidimento che risulta controproducente ai fini del massaggio).
Conclusioni
È una terapia non molto conosciuta ma per questo non significa che sia inefficace, induce un piacevole rilassamento sia fisico che mentale grazie al calore dell’acqua e ai movimenti dolci.