Se sei qui è perché stai cercando dei rimedi al dito a scatto, vero? Le mani compiono ogni giorno un’infinità di azioni che ognuno di noi dà per scontato quotidianamente. Ci si accorge di quanto anche un singolo dito sia fondamentale solo nel momento in cui la sua corretta funzione viene a mancare.
Parliamo allora del dito a scatto, una condizione che crea disagio e dolore nei pazienti che la vivono. Una problematica tanto comune quanto frustrante che, però, ha dei rimedi.
Cosa si intende per Dito a Scatto?
Il suo nome scientifico è, in realtà, tenosinovite stenosante dei flessori delle dita e rappresenta un’infiammazione che interessa, appunto, i tendini flessori di queste ultime. I tendini sono avvolti da una sottile guaina, detta guaina sinoviale, che dà vita ad un canale che consente a essi di piegarsi ed estendersi. Tuttavia questa guaina può infiammarsi, generando un ispessimento della stessa. Di conseguenza, il suo incremento di spessore impedisce al tendine di scorrere in modo corretto, condizione che provoca un’infiammazione.
Riconoscere il cosiddetto “dito a scatto” a livello estetico-fisico, non è possibile. Infatti non si intravedono differenze tra un dito sano e uno a scatto. Lo si può distinguere esclusivamente dalla sintomatologia fisica. Si chiama dito a scatto, infatti, perché da una posizione di chiusura della mano, come può essere il pugno, il dito non riesce ad estendersi, rimanendo abbassato e dunque semichiuso. Solo in un secondo momento, e appunto tramite uno scatto, è in grado di distendersi completamente. Oltre ad essere una patologia fastidiosa, è spesso accompagnata da intenso dolore.
Negli adulti, solitamente, le dita che presentano la tenosinovite stenosante sono il pollice, l’anulare e il medio.
Le Cause
Il dito a scatto è una condizione che colpisce soprattutto pazienti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, con maggiori casi in persone di sesso femminile rispetto al maschile. Nonostante ciò, è una problematica che può affliggere anche i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni di età.
Ma oltre al sesso e all’età, quali sono gli altri fattori che scatenano questa infiammazione?
Solitamente le cause sono da trovarsi in traumi della mano e nella ripetizione di alcuni sforzi e/o attività con le mani come, banalmente, scrivere messaggi con lo smartphone. Da non sottovalutare sono anche la presenza di patologie preesistenti, tra cui il diabete, l’artrite reumatoide e la rizoartrosi.
I sintomi
Il dito a scatto si riconosce tramite una serie di sintomi inconfondibili. Tra questi:
- gonfiore;
- dolore – più o meno intenso – che può giungere fino alla base del polso;
- rigidità;
- impossibilità di stendere fluidamente il dito, nei casi gravi;
- lo scatto del dito nel momento in cui riesce ad estendersi completamente;
- indolenzimento.
Pertanto, se noti uno o più sintomatologie riconducibili al dito a scatto, ti suggeriamo di prenotare una visita specialistica.
Dito a Scatto Rimedi: quali sono?
Innanzitutto è bene chiarire che esistono casi in cui l’infiammazione in questione tende a svanire da sola. Solitamente ciò accade quando i sintomi sono piuttosto lievi. Se l’entità della patologia non grave, è possibile effettuare impacchi di ghiaccio e ricorrere all’utilizzo di creme all’arnica, pianta dalle riconosciute proprietà antinfiammatorie.
Tuttavia se le soluzioni sopra citate non dovessero bastare, significa che l’infiammazione necessita di un trattamento specifico. Oltre agli antidolorifici e antinfiammatori, la prescrizione di un tutore è piuttosto frequente, da tenere anche di notte. In questo modo il dito interessato viene tenuto a riposo.
Tra le altre terapie ricordiamo le infiltrazioni, particolarmente efficaci nella fase acuta, e la fisioterapia/ginnastica per il dito a scatto, utile senza provvedere con interventi chirurgici.
Si può optare per un’operazione chirurgica se la patologia raggiunge livelli critici e se, soprattutto, i trattamenti indicati non funzionano.
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