Si sente parlare spesso delle fratture semplici, ma hai mai sentito parlare della frattura pluriframmentaria? Le fratture consistono in interruzioni strutturali dell’osso, causate da precisi traumi e lo stesso vale per quelle pluriframmentarie, ma con alcune differenze. Nel corso della vita possono capitare spiacevoli incidenti che provocano alcune problematiche alla struttura ossea del nostro corpo. Le fratture, però, non sono tutte uguali e ne esistono di diverse tipologie. In questo articolo, preparato dagli esperti di Idrokinetik, ci concentreremo sulla frattura pluriframmentaria, cercando di spiegarti in che cosa si differenzia da quelle semplici e qual è la più comune.
Frattura pluriframmentaria: cos’è?
Le fratture pluriframmentarie sono diverse da quelle semplici. La differenza che intercorre tra una frattura semplice e una frattura pluriframmentaria riguarda i frammenti generati. Infatti si basa esclusivamente sul numero di frammenti dell’osso causato dalla frattura. Se la frattura dà origine a due frammenti di osso ben distinti, allora si ha a che vedere con una frattura semplice. Se invece la frattura dà vita a molteplici frammenti, stiamo parlando di una frattura pluriframmentaria. In questo caso prende anche il nome di frattura comminuta.
Le cause sono da trovare, esattamente come in tutte le altre fratture, in traumi, stress e sovraccarico. Allo stesso modo, si può riconoscere una frattura pluriframmentaria tramite il dolore percepito, la motilità ridotta e l’ematoma.
Esempio comune di Frattura pluriframmentaria: fratture omero prossimale della spalla
Uno degli esempi più comuni di frattura pluriframmentaria è indubbiamente la frattura omero prossimale della spalla. Si tratta di una frattura piuttosto frequente negli adulti di età superiore ai 60 anni, specialmente a causa dell’osteoporosi. Tuttavia anche persone più giovani possono sviluppare questa frattura della spalla, in seguito soprattutto a traumi ad alta energia. La maggior parte delle fratture che si verificano in questa zona, concerne proprio l’omero prossimale.
Una frattura pluriframmentaria, in questo caso, può creare più frammenti in corrispondenza delle parti che compongono l’omero prossimale. Quest’ultimo è costituito dalla tuberosità maggiore e minore, dalla testa omerale e dalla diafisi omerale. Dunque i frammenti possono essere due, tre o addirittura quattro.
La maggior parte di queste fratture non è scomposta. In questo caso dovrebbe essere sufficiente una terapia non chirurgica, tramite l’utilizzo di un tutore per circa quattro settimane. Non è raro, però, che sia necessario intervenire con un trattamento chirurgico, il quale può essere anche piuttosto invasivo nel caso di fratture scomposte.
Rimedi frattura pluriframmentaria
Come anticipato, anche in questo caso si prevedono due generi di trattamenti, in base alla gravità e alla costituzione della frattura: trattamento non chirurgico e trattamento chirurgico.
Nel primo caso, dopo aver tenuto a riposo il braccio attraverso un tutore, solitamente si indicano delle sedute di fisioterapia per riprendere la motilità. Nell’ultimo, la chirurgia può consistere in: chiodi endomidollari, viti, fili metallici di Kirschner e protesi articolari. Il vantaggio maggiore riguarda la possibilità di recuperare immediatamente la motilità.
Idrokinetik è a tua disposizione
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