Spesso è noto anche come ginocchio arcuato, ma il suo nome clinico è ginocchio varo. Sai di cosa si tratta? Ci stiamo riferendo ad una deformità dell’arto inferiore, causata dalla formazione di un angolo ottuso medialmente, da parte del femore e della tibia.
Una patologia che interessa diverse persone, ma in cosa consiste e come si sviluppa? Oggi gli esperti di Idrokinetik ti parleranno dettagliatamente del ginocchio varo.
Ginocchio varo: di cosa si tratta
Per ginocchio varo, come anticipato, si intende la deformità dell’arto inferiore, provocata dalla tibia e dal femore, che insieme formano un angolo ottuso medialmente. In questo modo l’asse longitudinale della gamba tende verso l’esterno. Nella terminologia comune sono spesso note come gambe arcuate o a parentesi, proprio per la particolare forma che assumono.
Il ginocchio varo può essere pura normalità nella fase di sviluppo del bambino in cui inizia a fare i primi passi. Proprio a causa del suo peso corporeo, infatti, le gambe sono inclini a presentare ginocchia vare. Tuttavia la deformità in questione si corregge autonomamente entro i 18 mesi di vita del bambino.
Cause del Ginocchio Varo
Come avrai capito, il ginocchio varo è il risultato di un mancato allineamento tra femore e tibia. Le maggiori cause che possono portare a questa malformazione sono:
- Patologie ossee metaboliche;
- Rachitismo;
- Artrosi;
- Lesioni e fratture non curate correttamente;
- Disturbo evolutivo dell’apparato osseo;
- Disturbi neurologici;
- Predisposizione ereditaria;
- Displasia scheletrica;
- Tibia vara;
- Intossicazione da fluoro o piombo;
- Infezioni che interessano lo scheletro.
Inoltre si tratta di un disturbo piuttosto comune tra i giocatori, soprattutto professionisti, di calcio. Questo perché se lo sport in questione è praticato fin da bambini, il continuo movimento del calciare il pallone porterebbe ad un disequilibrio dei muscoli interni ed esterni della coscia.
Inoltre è una patologia comune dei bambini molto piccoli, che sperimentano i primi passi. In genere scompare spontaneamente.
Come riconoscere il ginocchio varo
A livello estetico il ginocchio varo è piuttosto palese. Lo si riconosce immediatamente proprio per la forma assunta dalle ginocchia, simile ad una parentesi. Questo porta a far sì non solo che le gambe siano arcuate, ma anche che le ginocchia non possano toccarsi o sfiorarsi.
Parlando di dolore, invece, qui entra in gioco l’entità del varismo presentato dalle ginocchia. Un grado importante di varismo potrebbe, infatti, implicare un sovraccarico del compartimento che supporta gran parte del peso corporeo: quello mediale. Ciò si traduce in fastidio, gonfiore e dolore percepiti a livello delle ginocchia. Può portare anche alla predisposizione alla comparsa di patologie ossee o disturbi delle articolazioni.
Altri sintomi possono essere sensazioni di stanchezza e di pesantezza alle gambe, ma sono sempre accompagnati da un’evidente deformità fisica.
Diagnosi
Una prima diagnosi si ottiene, semplicemente, osservando le ginocchia del paziente e notando i tipici sintomi fisici del ginocchio varo. Dunque, si può affermare che si tratta di varismo delle ginocchia:
- Se le due ginocchia puntano in direzioni opposte;
- Se, anche se le caviglie sono a contatto, le ginocchia presentano uno spazio vuoto tra di esse;
- Se i femori possiedono un andamento diverso tra loro già a partire dall’anca.
Successivamente è essenziale eseguire esami di approfondimento, per accertare la patologia e studiarne lo stato, quali:
- Anamnesi;
- Analisi del sangue;
- Risonanza magnetica.
Terapia
La terapia può essere conservativa o chirurgica e dipende dallo stato della patologia. Per esempio, se non si presentano sintomi rilevanti, si escludono a priori trattamenti invasivi.
Terapia conservativa
Il trattamento conservativo comprende:
- L’utilizzo di calzature ortopediche apposite;
- Fisioterapia;
- Ginnastica posturale;
- Perdita di peso corporeo, se quest’ultimo può essere una delle cause del varismo;
- La somministrazione di antinfiammatori e condroprotettori;
- Iniezioni mirate di acido ialuronico.
Terapia chirurgica
In specifici casi si può ricorrere ad un intervento chirurgico. Si tratta di un’operazione di osteotomia femorale. Lo scopo di quest’ultima è il rimodellamento della porzione distale del femore, allineandolo alla tibia ed eliminando la deformità. Oggi è un’operazione chirurgica sicuramente delicata, ma che porta con sé eccellenti risultati.
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