La medicina fisica e riabilitativa è il terzo elemento nel percorso sanitario insieme alla prevenzione e alla terapia, ha lo scopo non solo di ripristinare una funzione, ma ha l’obiettivo di trattare la Persona con le sue possibilità e potenzialità di partecipazione rispetto al danno d’organo che ne ha determinato la limitazione. Indipendentemente dalla causa che ha generato la condizione di disabilità, lo scopo della riabilitazione risiede nell’individuare una modalità appropriata di intervento nei diversi e specifici setting e in relazione alla multimorbidità. (Quaderni della Salute. Ministero della Sanità)
Il Fisiatra è il medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa con particolare esperienza nel trattamento di disabilità causata dalle diverse affezioni patologiche e/o dal dolore e con competenze specifiche in ambito neuromuscolare, osteoarticolare, cognitivo-relazionale, e biomeccanico-ergonomico. Possiede peculiari conoscenze sulle problematiche funzionali cardiovascolari, respiratorie, uro ginecologiche, metaboliche, nutrizionali e psicologiche conseguenti alle condizioni di disabilità.
Quali sono le competenze del fisiatra?
Ha competenze per valutare ed affrontare le problematiche relative alla limitazione dell’autonomia e partecipazione della Persona in relazione al proprio ambiente fisico, familiare, lavorativo e sociale. Il suo obiettivo è, pertanto il massimo recupero delle funzioni ed abilità con un approccio olistico alla persona. Lavora in team interprofessionale e interdisciplinare e lo coordina nella realizzazione del progetto riabilitativo avendo come obiettivo l’outcome attraverso il massimo recupero delle funzioni e abilità della Persona. (SIMFER)
Nello specifico la maggior parte delle Persone che visitiamo sono affette da esiti più o meno gravi di patologie neurologiche ortopediche, in misura minore anche metaboliche, respiratorie, cardiovascolari, etc
Quali sono le patologie neurologiche trattate dal fisiatra?
Per quanto riguarda le patologie neurologiche tra le più frequentemente trattate possiamo segnalare:
- Esiti di ictus ischemici o emorragici
- Malattia di Parkinson
- Neuropatie periferiche in stenosi del canale vertebrale
- Malattie neurologiche croniche degenerative
- Esiti di trauma cranico encefalico
- Esiti di interventi neurochirurgici (per patologie vascolari, neoplastiche, etc)
- etc
E le patologie ortopediche, invece?
Sul versante ortopedico invece:
- Esiti di interventi di chirurgia protesica (ginocchio, anca, spalla)
- Esiti di frattura femore trattata chirurgicamente
- Esiti di fratture traumatiche trattate conservativamente ma associate ad una successiva limitazione funzionale
- Esiti di interventi di artrodesi vertebrale
- Osteoartrosi (spondilodiscartrosi, coxartrosi, gonartrosi,) in fase di acuzie flogistica o associata ad impotenza funzionale
- Tendinopatie acute e croniche (tendinopatie della cuffia dei rotatori, epicondilite, zampa d’oca etc)
- Cervicobrachialgie
- Lombalgia acuta e cronica
- Complicanze di patologie reumatologiche e metaboliche (artrite reumatoide, fibromialgia, osteoporosi)
- Osteonecrosi asettica
- etc
Spesso la maggior parte di queste patologie sono accumunate dalla perdita di una funzione fisica, dalla presenza di dolore, dalla limitazione nelle proprie attività lavorative, relazionali, di tempo libero e quotidiane di base; lo scopo del fisiatra e del team riabilitativo è quello di prendersi carico della Persona con disabilità, di creare un progetto riabilitativo individuale, specifico e unico, che attraverso un programma ben definito riesca a eliminare i sintomi, o quando non è possibile ridurli al minimo, ripristinare o migliorare la funzione lesa, migliorare le abilità del paziente, creare strategie di adattamento, essere di supporto alla famiglia o al caregiver.
Dall’anamnesi e dall’esame obiettivo fisiatrico poi emergono le necessità terapeutiche dei pazienti; quindi possono essere prescritti:
- trattamenti riabilitativi specifici, eseguiti dal fisioterapista, ad es. idrokinesiterapia, training del passo, con o senza ausili, rieducazione funzionale di un distretto corporeo, esercizi posturali, esercizi propriocettivi, massaggi decontratturanti, di stretching, esercizi motori passivi, attivi assistiti, attivi, di rinforzo muscolare, esercizi respiratori, ricondizionamento allo sforzo, etc
- terapie fisiche: TECAR, Laser, Ultrasuoni, TENS, Magnetoterapia, Ionoforesi, etc
- terapie farmacologiche e infiltrazioni intrarticolari
Per un trattamento di successo inoltre è fondamentale la collaborazione con i colleghi medici specialisti Ortopedico, Neurologo, Reumatologo, etc
Ma anche il miglior programma riabilitativo non avrà successo se al centro non vi si pone la Persona con disabilità, che deve essere ascoltata, compresa e motivata, affinchè possa dare il meglio e affinchè si instauri un rapporto di fiducia tra il paziente e il professionista.
La strada è lunga, il percorso difficile ma insieme ce la possiamo fare!
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