Se da un lato è vero che per guarire da una problematica al menisco è fondamentale essere operati da medici preparati e specializzati, è altrettanto vero che con l’operazione chirurgica si fa metà del lavoro: l’altra metà, per una guarigione corretta, spetta alla riabilitazione.
E’ quindi fondamentale scegliere con attenzione il medico che effettuerà l’operazione, ma lo stesso vale per chi ci seguirà nella fase post operatoria, per recuperare in maniera efficace le capacità motorie compromesse dalla lesione.
Riabilitazione del menisco: l’aiuto dell’idrokinesiterapia
Uno tra i metodi più efficaci per la riabilitazione post intervento al menisco è sicuramente l’idrokinesiterapia: come suggerisce il termine (‘’idro’’ sta per ‘’acqua’’), questa è una terapia di riabilitazione effettuata in piscina. Non si tratta, oltre tutto, di una piscina normale, ma di una piscina riabilitativa: questo significa che l’acqua al suo interno ha una temperatura specifica, studiata appositamente per andare a giovare sul corpo, per aiutarne i movimenti e assicurare un effetto calmante del dolore.
L’acqua delle piscine riabilitative è infatti regolata intorno ai 34°C, temperatura che permette di rendere meno forte il dolore – il calore ha infatti proprietà vasodilatatorie, che fanno sì che effettuare determinati movimenti non sia doloroso così come lo sarebbe in una palestra, fuori dall’acqua.
L’idrokinesiterapia è a tutti gli effetti una terapia riconosciuta e sempre più consigliata anche dai fisioterapisti, soprattutto perché permette di poter effettuare movimenti già nella fase immediatamente successiva a quella operatoria ed in questo modo non lascia tempo al corpo di abituarsi al deficit motorio. La guarigione è così meno dolorosa, ma anche più immediata: questo fa sì che la riabilitazione possa svolgersi in maniera più serena.
Per la riabilitazione del menisco, l’utilizzo delle piscine riabilitative è un grande aiuto, poiché permette al paziente di ricominciare a muovere la parte interessata quanto prima possibile: trattandosi di una zona fondamentale per la deambulazione, è infatti sconsigliato il riposo assoluto e, al contrario, i fisioterapisti spingono per cominciare la riabilitazione nei giorni immediatamente successivi all’operazione.
Riabilitazione in acqua: esercizi per il menisco
Tra gli esercizi che gli specialisti consigliano per la riabilitazione del menisco in acqua, ci sono sicuramente quelli che aiutano a rinforzare l’articolazione del ginocchio, andando a migliorare anche la sua mobilità.
Si tratta di esercizi graduati, inizialmente eseguiti dal fisioterapista: si parla infatti di ‘’fase passiva’’ della riabilitazione, che viene poi seguita da quella attiva, in cui è il paziente stesso ad effettuare i movimenti – sempre seguendo i consigli del fisioterapista presente alle sedute.
Nel caso della riabilitazione del menisco, gli esercizi che vengono consigliati nelle piscine riabilitative, potrebbero essere effettuati anche al di fuori dell’acqua, ma in quest’ultimo caso sarebbe controproducente poiché il ginocchio dovrebbe sopportare il peso del corpo – cosa che non avviene in acqua, dove il peso corporeo diminuisce di più dell’80%.
Non c’è in realtà un protocollo preciso da seguire quando si tratta di riabilitazione: ogni paziente è a sé, e ha modi e tempi di recupero diversi da quelli di un altro paziente. E’ sempre bene seguire scrupolosamente i consigli del medico che opera e il fisioterapista che poi segue la riabilitazione, per poter tornare alla normalità il prima possibile, evitando ricadute.
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